Douala – I padri Gesuiti promuovono sia progetti di microimprenditoria e anche a salvare i banani dall’estinzione. È questo il progetto lanciato a Douala capitale
economica dai gesuiti del Camerun. Un’iniziativa che ha una doppia valenza, formativa e naturalistica, in un contesto non semplice come quello del Paese africano.
L’agenzia Fides sta portando avanti In Camerun questi interessanti progetti dove oltre tre milioni di ragazzi e ragazze non hanno raggiunto il livello minimo di formazione scolastica. Il 70% delle ragazze è analfabeta.
Questo fenomeno è particolarmente visibile nelle regioni settentrionali, dove oltre un milione di ragazze tra i 10 e i 19 anni non sa leggere né scrivere (il 31,9% delle ragazze della regione).
Investire in Camerun – Il progetto di investimento agricolo e di sviluppo del mercato PIDMA mirava a incrementare la produzione di mais, sorgo e manioca per le industrie agroalimentari del Camerun e per il quale la Banca Mondiale ha sborsato 50 miliardi di franchi CFA si andrà presto ad aggiungere il programma per il rinnovamento di 190 chilometri delle strade rurali del paese per collegare i bacini di produzione agricola ai mercati.
I Camerunesi residenti in Italia formano da alcuni anni una comunità importante e forte, la quale è costituita da medici, infermieri ingenieri, farmacisti, operai, studenti, atleti e tanti altri.
L’italia esporta il suo Made in Italy è sarà infatti presente alla prossima edizione della Coppa d’Africa, evento calcistico molto seguito nel continente africano e che vedrà la sua fase finale a Yaoundè, capitale del Camerun tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019.




