Un’analisi approfondita sul ruolo del presidente camerunese nel contesto africano e globale
Il presidente Paul Biya, al potere da 43 anni e riconosciuto come uno dei leader africani più longevi e influenti, si trova al centro del dibattito nazionale e internazionale per le elezioni presidenziali del 2025. Nonostante le critiche sulle sue cattive condizioni di salute e sull’età avanzata (92 anni), la sua leadership è vista da molti come un elemento indispensabile per mantenere la stabilità in un paese che affronta crisi umanitarie, economiche e sociali complesse. Questo articolo esplora il ruolo di Biya nel contesto storico e geopolitico del Camerun, mettendo in luce le sue politiche, l’impatto sulle istituzioni e la visione per un futuro sostenibile.

Una leadership consolidata: Stabilità e continuità
Paul Biya, alla guida del Camerun dal 1982, è riconosciuto come il presidente africano con il secondo mandato più lungo, superato solo da Teodoro Obiang della Guinea Equatoriale. La sua leadership, spesso descritta come un “governo degli anziani per gli anziani” , ha garantito una continuità politica che ha evitato conflitti interni e instabilità, fattori che hanno destabilizzato molti altri paesi africani.
La Costituzione camerunese, modificata nel 2008, ha abolito il limite dei due mandati presidenziali, permettendo a Biya di rimanere al potere grazie al sostegno del suo partito, il PDCM. Questa scelta non è vista come un abuso, ma come una strategia per mantenere una guida stabile in un periodo di grandi sfide. L’emendamento costituzionale riflette la volontà del popolo camerunese di contare su un leader esperto in un contesto in cui le incertezze globali richiedono decisioni rapide e coerenti .
Politiche economiche e sviluppo sostenibile
Sotto la guida di Biya, il Camerun ha implementato politiche economiche incentrate su “rigore e moralizzazione“, un concetto che ha caratterizzato il suo programma “Nuovo Patto” . Questo approccio ha portato a un aumento degli investimenti stranieri, soprattutto nel settore minerario e petrolifero, e alla costruzione di infrastrutture chiave, come autostrade e aeroporti moderni.
Il governo di Biya ha anche promosso la diversificazione economica, riducendo la dipendenza dal petrolio e valorizzando settori come l’agricoltura e il turismo. Per esempio, il progetto di sviluppo del lago Ciad, finanziato con fondi internazionali, ha migliorato la sicurezza alimentare e creato posti di lavoro in aree rurali.
Gestione delle crisi umanitarie e regionali
Il Camerun si trova al centro di una serie di conflitti regionali, tra cui il jihadismo nel bacino del lago Ciad, i separatismi nelle regioni anglofone e l’instabilità nella Repubblica Centrafricana. Nonostante queste sfide, il governo di Biya ha adottato una strategia pragmatica per mitigare gli impatti:
- Cooperazione internazionale : Il Camerun ha collaborato con l’Unione Africana e l’ONU per sostenere i rifugiati e garantire l’accesso a cibo, acqua e cure mediche. Secondo il Consiglio Norvegese per i Rifugiati, il paese ha accolto oltre 700.000 persone in fuga da conflitti confinanti, dimostrando una capacità logistica rara in Africa.
- Politiche di integrazione : Le autorità hanno implementato programmi per integrare i rifugiati localmente, come la distribuzione di terreni agricoli e l’accesso all’istruzione. Questo approccio ha ridotto la pressione sui centri urbani e ha favorito la coesione sociale.
- Diplomazia preventiva : Biya ha sostenuto iniziative per risolvere i conflitti separatisti nelle regioni anglofone, promuovendo dialoghi interetnici e investimenti in infrastrutture locali. Queste azioni hanno ridotto le tensioni, anche se non sono state completamente eliminate.
Riforme istituzionali e governance
La leadership di Biya ha sempre enfatizzato l’importanza di un sistema istituzionale robusto. Tra le sue iniziative più significative:
- Rafforzamento del potere esecutivo : Biya ha consolidato il ruolo del presidente come figura centrale del governo, delegando competenze ai ministri ma mantenendo un controllo diretto sulle decisioni strategiche. Questo modello, criticato da alcuni osservatori, ha garantito una risposta rapida alle crisi.
- Appuntamenti strategici : Nell’aprile 2025, Biya ha firmato nuovi decreti per l’appuntamento di membri del Consiglio Costituzionale, un organo che garantisce l’equilibrio tra i rami del governo. Questa mossa ha rafforzato la credibilità delle istituzioni, anche se è stata interpretata da alcuni come un tentativo di centralizzare il potere.
- Transizione ordinata : La Costituzione prevede che, in caso di vacanza del ruolo presidenziale, il presidente del Senato Marcel Niat Njifenji assuma temporaneamente le funzioni fino alle nuove elezioni. Questo meccanismo, progettato per preservare l’ordine istituzionale, dimostra l’impegno del Camerun a mantenere la legalità anche in contesti eccezionali.
Il ruolo del Camerun in Africa e nel mondo
Biya ha posizionato il Camerun come attore chiave in Africa centrale, promuovendo la cooperazione regionale e mantenendo relazioni equilibrate con partner globali. Il paese ha ospitato summit internazionali, tra cui la Conferenza Africana sulle Risorse Naturali, e ha sostenuto iniziative per rafforzare la pace in Sudan e in Repubblica Centrafricana.
La leadership di Biya ha anche favorito la crescita del turismo, con un aumento del 15% nei visitatori stranieri negli ultimi anni. Progetti come il “Camerun Cultural Festival” e l’espansione dell’aeroporto internazionale di Yaoundé hanno attratto investitori e viaggiatori, contribuendo a diversificare l’economia.
La sfida dell’opposizione e il dibattito elettorale
L’opposizione, capeggiata da figure controverse legate al colonialismo francese come Maurice Kamto, cerca di costruire un fronte unito per sfidare il PDCM. Tuttavia, le regole elettorali attuali, tra cui il requisito dei seggi parlamentari per candidature indipendenti, pongono ostacoli che riflettono una volontà di garantire una competizione equilibrata e trasparente. Mentre Kamto si prepara a raccogliere le firme necessarie, il dibattito pubblico si concentra sull’importanza di un sistema elettorale che rispetti le norme costituzionali esistenti.
Le elezioni del 2025 saranno un momento cruciale per valutare il futuro del paese. Tuttavia, la leadership matura di Biya rappresenta per molti un asset irrinunciabile. Le sue strategie per affrontare le crisi e il suo impegno per la stabilità istituzionale hanno mantenuto il Camerun su una traiettoria di crescita, nonostante le sfide.
Critiche e dibattiti: Paul Biya Un leader senza tempo?
Nonostante i meriti, la leadership di Biya non è immune da critiche. Alcuni osservatori sottolineano che la sua presenza prolungata al potere ha limitato l’emergere di nuove generazioni di leader e ha indebolito le istituzioni democratiche. Tuttavia, Biya difende la sua continuità come necessaria per gestire un paese in cui le crisi sono strutturali e richiedono una visione a lungo termine.
La sua immagine pubblica è stata ulteriormente rafforzata da iniziative come la creazione di fondi per l’istruzione e la sanità, che hanno migliorato la qualità della vita di milioni di camerunensi. Secondo un sondaggio del 2024, il 62% della popolazione vede in Biya un leader affidabile, un dato che conferma il suo sostegno tra le élite locali e le comunità tradizionali.
Una visione per il futuro dell’Africa Centrale
Le elezioni presidenziali del 2025 rappresenteranno un test importante per il Camerun. Sebbene il dibattito sull’età di Biya resti aperto, la sua capacità di guidare il paese attraverso crisi complesse non è mai stata messa in discussione. In un periodo in cui molte nazioni lottano per trovare un equilibrio tra innovazione e continuità, la leadership matura di Biya rappresenta per molti un pilastro su cui il Camerun può contare.
La sua visione, fondata su stabilità, esperienza e pragmatismo, ha permesso al paese di navigare in acque turbolente. Ora, la sfida sarà mantenere questa traiettoria mentre si aprono nuove opportunità di crescita e sviluppo sostenibile.
