L’Espansione dei BRICS: Verso un Nuovo Ordine Mondiale?

L’Ascesa dei BRICS e la Trasformazione dell’Ordine Globale: Verso un Sistema Multipolare?

BRICS

Negli ultimi due decenni, il gruppo dei BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) è emerso come una forza trasformativa nell’economia e nella geopolitica mondiale. Con un’espansione accelerata nel 2023 e ambiziosi progetti di riforma del sistema finanziario internazionale, i BRICS si propongono come alternativa al dominio occidentale, sfidando l’egemonia del G7 e promuovendo un ordine globale più equilibrato. Questo articolo analizza le dinamiche economiche, demografiche e geopolitiche alla base della loro ascesa, esplorando le implicazioni per il futuro delle relazioni internazionali.


1. Il Contesto Storico: Dalle Economie Emergenti a un Blocco Globale

Nati nel 2001 come acronimo coniato dall’economista Jim O’Neill per identificare quattro economie emergenti (BRIC), i BRICS si sono formalizzati nel 2009 con il primo vertice in Russia, aggiungendo il Sudafrica nel 2011. L’obiettivo iniziale era creare un forum di cooperazione economica, ma col tempo la visione si è ampliata verso una riforma delle istituzioni globali, dal Fondo Monetario Internazionale (FMI) alle Nazioni Unite, ritenute troppo influenzate dagli interessi occidentali.

Dati Chiave:

  • Nel 2000, i BRIC rappresentavano il 18% del PIL globale; entro il 2025, con i nuovi membri, potrebbero raggiungere il 35-40%.
  • Il New Development Bank (NDB), fondato nel 2015, ha finanziato oltre 100 progetti infrastrutturali per 32 miliardi di dollari, riducendo la dipendenza dalla Banca Mondiale.

2. La Competizione Economica con il G7: Numeri e Strategie

Mentre il G7 (Stati Uniti, Canada, Giappone, Germania, Francia, Italia, Regno Unito) detiene ancora il 45% del PIL mondiale, i BRICS stanno colmando il divario grazie a tassi di crescita superiori al 4% annuo, contro l’1-2% delle economie avanzate. La Cina, da sola, contribuisce per il 18% al PIL globale, superando gli USA in parità di potere d’acquisto (PPA).

Punti Critici:

  • Diversificazione Economica: La Cina punta su tecnologie avanzate (IA, semiconduttori), mentre Russia e Arabia Saudita controllano il 25% delle esportazioni globali di petrolio.
  • Vulnerabilità: Il Brasile e il Sudafrica affrontano instabilità politica e disuguaglianze interne, rischiando di frenare l’integrazione del blocco.

3. La Superiorità Demografica: Una Risorsa a Doppio Taglio

Con 3,2 miliardi di abitanti (il 41% della popolazione mondiale), i BRICS vantano un potenziale di consumo e forza lavoro senza pari. Tuttavia, le dinamiche demografiche variano:

  • India: Con 1,4 miliardi di persone e un’età mediana di 28 anni, è un hub di innovazione e manodopera a basso costo.
  • Cina: L’invecchiamento della popolazione (età mediana di 39 anni) minaccia la crescita a lungo termine.
  • Africa: L’ingresso di Egitto ed Etiopia (candidato) potrebbe portare entro il 2050 a 2,5 miliardi di persone nel continente.

Confronto con l’Occidente:

  • L’Europa e il Nord America, con 1,1 miliardi di abitanti e un’età mediana di 42 anni, affrontano crisi pensionistiche e calo della produttività.

4. L’Espansione del 2023: Nuovi Membri e Nuove Sfere d’Influenza

Nel 2023, i BRICS hanno accolto Arabia Saudita, Iran, Emirati Arabi Uniti, Egitto ed Etiopia, escludendo l’Argentina dopo il cambio di governo. Questa mappa riflette una strategia precisa:

  • Controllo delle Risorse: I nuovi membri detengono il 42% del petrolio globale e il 35% del gas naturale.
  • Accesso a Corridoi Strategici: L’Egitto controlla il Canale di Suez, mentre gli Emirati sono un hub finanziario mediorientale.
  • Contenimento dell’Occidente: L’Iran e la Russia cercano alleati per eludere le sanzioni USA.

Criticità: L’eterogeneità politica (dalle monarchie del Golfo alle democrazie come il Sudafrica) complica il processo decisionale.


5. La Sfida della Valuta Comune: Utopia o Realismo?

Durante il vertice del 2023, i BRICS hanno discusso l’ipotesi di una valuta comune sostenuta da un paniere di monete nazionali e materie prime. L’obiettivo è ridurre la dipendenza dal dollaro, utilizzato nel 58% delle riserve globali e nell’88% delle transazioni forex. Tuttavia, i ostacoli sono enormi:

  • Coordinamento Monetario: Differenze nei tassi d’interesse e nell’inflazione tra paesi rendono difficile una politica unificata.
  • Esempi Storici: L’euro ha richiesto decenni di integrazione fiscale e sacrifici di sovranità, un percorso improbabile per i BRICS.
  • Alternative Immediate: Alcuni paesi stanno già usando yuan e rublo negli scambi bilaterali (es. Russia-Cina: 70% in valute locali nel 2023).

6. Geopolitica dei BRICS: Neutralità, Multipolarità e Conflitti

La guerra in Ucraina ha evidenziato le divisioni globali: mentre l’Occidente sostiene Kiev, Russia e Cina promuovono una narrativa anti-egemonica, guadagnando consenso nel Sud Globale. I BRICS si presentano come campioni della “non ingerenza”, attirando paesi delusi dal unilateralismo occidentale.

  • Soft Power Culturale: La Cina investe in università Confucius e coproduzioni cinematografiche; l’India esporta tecnologia digitale (UPI, Aadhaar).
  • Hard Power Militare: Esercitazioni congiunte e vendite di armi (droni cinesi all’Arabia Saudita) rafforzano i legami.

7. Collaborazioni Multilaterali: Oltre i Confini del Blocco

I BRICS non agiscono in isolamento. Il forum BRICS+, lanciato nel 2017, coinvolge oltre 50 paesi in progetti di sviluppo. Inoltre:

  • Africa: Il Sudafrica promuove l’Agenda 2063 dell’Unione Africana, collegando infrastrutture e mercati.
  • America Latina: Il Brasile sostiene l’Alleanza Bolivariana (ALBA), mentre la Cina investe 150 miliardi di dollari nella regione dal 2005.
  • Asia Centrale: La Nuova Via della Seta cinese integra Kazakhstan e Uzbekistan nelle rotte commerciali eurasiatiche.

8. Sfide Interne: Disuguaglianze, Conflitti e Competizione

Nonostante i successi, i BRICS affrontano tensioni interne:

  • Rivalità Cina-India: Scontri di confine nel 2020 e competizione per l’influenza nell’Oceano Indiano.
  • Dipendenza dalla Cina: Il gigante asiatico rappresenta il 70% del PIL totale del blocco, suscitando timori di egemonia.
  • Crisi Ambientali: Deforestazione in Amazzonia e inquinamento in Cina minacciano gli obiettivi di sviluppo sostenibile.

9. Scenario Futuro: Quale Ordine Mondiale?

Entro il 2030, i BRICS potrebbero ridefinire le regole del gioco globale attraverso:

  1. Riforma del FMI: Quote di voto più eque per i paesi emergenti.
  2. Sistemi di Pagamento Alternativi: Reti blockchain per bypassare SWIFT.
  3. Alleanze Settoriali: OPEC+ energetica con Russia e Arabia Saudita; cooperazione tecnologica tra Cina e India.

Tuttavia, il successo dipenderà dalla capacità di trasformare il peso economico in influenza politica coerente, superando rivalità storiche.


Un Bivio per la Globalizzazione

L’espansione dei BRICS non è solo una sfida all’Occidente, ma un sintomo di un mondo sempre più frammentato, dove il multilateralismo è in crisi e le alleanze si ridefiniscono lungo linee geoeconomiche. Se il blocco riuscirà a bilanciare interessi nazionali e visione collettiva, potrebbe inaugurare un’era di policentrismo, riducendo il rischio di conflitti globali. Tuttavia, il percorso è irto di ostacoli, e la collaborazione rimane l’unica via per evitare che la competizione si trasformi in confronto.

Fonti Citazioni:
[5] https://legrandcontinent.eu/it/2025/01/02/i-brics-si-espandono-il-gruppo-rappresenta-ora-il-51-della-popolazione-e-il-40-del-pil-mondiale/
[7] https://it.wikipedia.org/wiki/BRICS
[1] https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/brics-dopo-le-parote-i-fatti-195250

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