Il ruolo degli attori finanziari

Introduzione

Sommario

Le nuove imprese, per loro natura, non hanno accesso alle stesse risorse finanziarie delle imprese più grandi o più mature. Infatti, per le nuove aziende che operano nei settori della conoscenza e dell’alta tecnologia, una serie di barriere tra cui alti livelli di incertezza, presenza di asimmetrie informative e mancanza di track record o garanzie di successo, limitano la capacità di ottenere finanziamenti da fonti tradizionali. Questo scenario è generalmente definito come funding gap, situazione che emerge quando le richieste di finanziamento di un’impresa sono maggiori dei capitali messi a disposizione dai fornitori di finanziamenti su piccola scala, ma non sufficienti da essere considerati dai grandi fornitori di capitale privato. 

Per avviare e far crescere un’attività innovativa è necessario il capitale finanziario. L’accesso ai finanziamenti si riferisce alla capacità delle imprese giovani e innovative di ottenere la fonte di finanziamento più appropriata applicabile al loro stadio di sviluppo. 
Un imprenditore, prima di approcciarsi al mondo del capitale finanziario, dovrebbe rispondere alle seguenti quattro domande.

  1. Qual è la fase di sviluppo dell’iniziativa imprenditoriale (seed, early-stage, late-stage)?
  2. Che tipo di attività c’è alla base dell’impresa (impresa di prodotto, impresa tecnologica, società di consulenza)?
  3. Qual è l’atteggiamento del gruppo imprenditoriale nei confronti della crescita e della condivisione di proprietà e controllo?
  4. Che tipo di risorse sono apportate dai diversi investitori? 

Fase di sviluppo del progetto

Qual è la fase di sviluppo dell’iniziativa imprenditoriale (seed, early-stage, late-stage)?

Una nuova impresa segue tipicamente un ciclo di vita caratterizzato da diverse fasi di sviluppo. A seconda della fase in cui sta procedendo la nuova impresa, diversi tipi di investitori dovrebbero essere più adatti a soddisfare le sue esigenze di finanziamento. 

Nelle fasi più embrionali, fondi personali, amici e fondi familiari sono le forme di finanziamento più adatte. Negli anni più recenti il crowdfunding è diventato anche un’interessante opportunità per finanziare progetti imprenditoriali in questa fase iniziale. Nella fase di seed, i business angel svolgono il ruolo principale insieme al finanziamento di sovvenzioni pubbliche a sostegno dell’imprenditorialità e dell’innovazione. Successivamente, i venture capitalist e altri investitori istituzionali diventano attori più attivi nel processo di finanziamento. Infine, nella fase di maturità, l’azienda potrebbe accedere più facilmente a forme di finanziamento tradizionali, come il finanziamento bancario. 

Tipo di progetto /1

Che tipo di attività c’è alla base dell’impresa (impresa di prodotto, impresa tecnologica, società di consulenza)?

Disegnando un piano cartesiano in cui l’asse orizzontale delle ascisse rappresenta il tempo e l’asse verticale delle ordinate rappresenta il valore monetario, è possibile disegnare la curva dei flussi di cassa generati dall’impresa. 

L’area sotto l’asse x definisce quando l’impresa non è in grado di creare valore monetario (ha flussi di cassa negativi), ed è definita “valle della morte”, mentre l’area sopra l’asse delle x rappresenta la creazione di valore (flussi di cassa positivi). Tale grafico mostra tre punti d’interesse. La profondità della curva indica quanto capitale è necessario per lo sviluppo del progetto. Il punto d’intersezione con l’asse delle ascisse mostra il punto di pareggio per cui i flussi di cassa sono nulli. La pendenza della curva mostra la velocità di crescita.

Imprese diverse mostrano andamenti diversi. Le imprese di prodotto richiedono una limitata quantità di capitale, raggiungono il punto di pareggio velocemente. La combinazione di questi due fattori permette una velocità di crescita sostenuta.
Le società di consulenza necessitano di ancora minori investimenti, ma la necessità di vendere i propri servizi a clienti fisici (contrariamente al caso precedente in cui viene venduto un prodotto con maggiori facilità di penetrazione) limita la velocità di crescita, spostando il punto di pareggio più avanti nel tempo.
Infine, le imprese ad alto contenuto tecnologico sono i casi in cui è richiesto un ingente capitale d’investimento iniziale, rendendo molto profonda la “valle della morte”. Ciò ritarda notevolmente il punto di pareggio. Tuttavia, una volta risaliti, la velocità di crescita è significativamente maggiore rispetto ai casi precedenti.
Da questa analisi è possibile notare l’importanza del capitale finanziario necessario per progetti con un forte carattere innovativo. 

Proprietà è controllo

Qual è l’atteggiamento del gruppo imprenditoriale nei confronti della crescita e della condivisione di proprietà e controllo?

Se fino ad ora si è parlato di caratteristiche intrinseche del business, il tipo di investitore più adatto per le singole realtà imprenditoriali dipende anche da alcune caratteristiche dell’imprenditore, in termini di attitudine alla crescita e propensione alla condivisione del controllo dell’impresa. A seconda del tipo di investitore, infatti, cambia l’ammontare messo a disposizione che determina quindi una differente velocità di crescita, e cambia anche l’ammontare di quote societarie da condividere con l’investitore, limitando quindi in maniera più o meno consistente il controllo societario. 
Il ricorso a forme di bootsrapping, ovvero la pratica di costruire un’impresa da zero con nient’altro se non risparmi personali e tramite una gestione efficiente delle risorse, così come il ricorso al supporto di amici e familiari, permettono di mantenere il pieno controllo dell’impresa ma con a disposizione una limitata disponibilità di capitale. 
L’utilizzo di fondi governativi permette di aumentare l’apporto di capitale utile alla crescita, generalmente mantenendo il pieno controllo o diluendolo in minima parte. 
Il ricorso a capitale di debito aumenta il capitale mantenendo il pieno controllo, ma tali forme di finanziamento sono raramente disponibili per le imprese nelle fasi embrionali.
Infine, il ricorso a capitale di rischio tramite business angels e venture capitalists permette una crescita più sostenuta grazie a un maggior quantitativo di capitali, ma a spese di maggiori vincoli per l’imprenditore dovuti al dover condividere scelte strategiche, gestionali e operative con l’investitore. 

Risorse dell’investitore

Che tipo di risorse sono apportate dai diversi investitori? 

Un ulteriore elemento da tenere in considerazione per navigare il mondo degli attori finanziari è capire il tipo di supporto apportato, distinguendo fra due macro categorie: capitale investito e supporto gestionale. 

Business Angel sono soliti partecipare in startup che solitamente operano in settori nei quali loro stessi hanno maturato una elevata esperienza. Ciò fa sì che il singolo investitore sia in grado di fornire la propria conoscenza, vitale per le startup nelle prime fasi della loro crescita. Come visto precedentemente, tuttavia, il capitale risulta essere di minore entità rispetto a quanto messo a disposizione da altri attori finanziari. La loro partecipazione può essere resa fruibile attraverso un syndicate organizzato con altri Business Angels al fine di poter aumentare l’ammontare investito. 

A differenza di un Business Angel, che investe capitali personali, un fondo di Venture Capital ha a sua volta degli investitori (denominati Limited Partners), solitamente soggetti professionali quali Fondi Pensione, Fondazioni, Banche, che apportano capitale e ai quali deve garantire rendimenti con moltiplicatori elevati, dovuti al rischio rilevante che si assumono. Questo fa sì che il contributo gestionale da loro apportato sia guidato dall’obiettivo di massimizzare la redditività dell’investimento.

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